Il detto napoletano/campano ” ๐‘ƒ๐‘ข๐‘Ÿ๐‘’ โ€˜๐‘’ ๐‘๐‘ข๐‘™๐‘™๐‘’๐‘๐‘’ ๐‘ก๐‘’๐‘›๐‘’๐‘›๐‘œ โ€˜๐‘Ž ๐‘ก๐‘œ๐‘ ๐‘ ๐‘’” racchiude in poche parole un concetto universale: a volte, chi meno avrebbe titolo per parlare, lo fa con la stessa sicurezza di chi invece possiede esperienza e competenza. รˆ un detto che mette in evidenza lโ€™incongruenza di certe situazioni, dove voci marginali, talvolta inopportune, si ergono a giudici o esperti senza alcun fondamento.

๐‹โ€™๐ข๐ซ๐จ๐ง๐ข๐š ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐ฌ๐š๐ ๐ ๐ž๐ณ๐ณ๐š ๐ฉ๐จ๐ฉ๐จ๐ฅ๐š๐ซ๐ž
La forza di questo modo di dire sta nell’uso ironico della pulce, un essere minuscolo e apparentemente insignificante, che si permette il lusso di tossire, quasi a voler attirare l’attenzione su di sรฉ. In un certo senso, รจ un richiamo alla realtร  di oggi: opinionisti improvvisati, esperti dellโ€™ultima ora, persone che, pur non avendo alcuna competenza in materia, non esitano a esprimere giudizi netti e categorici.

Il detto, come tanti altri della cultura napoletana/campana, non รจ solo una constatazione, ma anche un invito alla riflessione. Ci invita a non dare troppo peso alle voci inutili e, al tempo stesso, a stare attenti a non essere noi stessi “pulci con la tosse”, parlando di ciรฒ che non conosciamo.

๐ƒ๐š๐ฅ๐ฅ๐š ๐ญ๐ซ๐š๐๐ข๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐š ๐จ๐ ๐ ๐ข
Lโ€™espressione, usata ancora oggi con una nota di sarcasmo, si adatta perfettamente allโ€™era dei social media, dove tutti si sentono in diritto di dire la loro su qualsiasi argomento, senza alcuna reale conoscenza. In politica, nello sport, nella scienza, si assiste a un continuo proliferare di opinioni non richieste, spesso urlate piรน per ottenere attenzione che per contribuire a un discorso costruttivo.

Ma cosa si puรฒ fare? Nulla di piรน semplice: ascoltare chi ha realmente competenza e lasciare che le “pulci con la tosse” si perdano nel rumore di fondo.