𝐋𝐚 𝐓𝐞𝐧𝐮𝐭𝐚 𝐑𝐞 𝐅𝐞𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚: 𝐢𝐥 𝟑 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝’𝐨𝐧𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐏𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚𝐫𝐜𝐚 𝐁𝐚𝐫𝐭𝐨𝐥𝐨𝐦𝐞𝐨 𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐞𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐫𝐞𝐥𝐢𝐠𝐢𝐨𝐬𝐞 𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢

In occasione della visita pastorale di 𝐒𝐮𝐚 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐢𝐭𝐚’ 𝐁𝐚𝐫𝐭𝐨𝐥𝐨𝐦𝐞𝐨, 𝐏𝐚𝐭𝐫𝐢𝐚𝐫𝐜𝐚 𝐄𝐜𝐮𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐂𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢, tra Capua e Caserta, la 𝐓𝐞𝐧𝐮𝐭𝐚 𝐑𝐞 𝐅𝐞𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨, situata alle pendici del Tifata, nel territorio confinante Fra San Prisco Capua e Santa Maria Capua Vetere, ha avuto l’onore di ospitare, il 3 maggio, il pranzo ufficiale che ha riunito le più alte rappresentanze religiose e istituzionali.

Il ricevimento, curato con eleganza e attenzione ai dettagli, ha visto la partecipazione 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐫𝐜𝐢𝐯𝐞𝐬𝐜𝐨𝐯𝐨 𝐏𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐋𝐚𝐠𝐧𝐞𝐬𝐞, 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚𝐢 𝐩𝐢𝐮’ 𝐚𝐥𝐭𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐞 𝐨𝐫𝐭𝐨𝐝𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐞 𝐜𝐚𝐭𝐭𝐨𝐥𝐢𝐜𝐡𝐞, 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚’ 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐢, 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐫𝐢, 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢.

Un momento di alto profilo, che ha confermato la capacità della tenuta di accogliere eventi di rilievo internazionale.

L’incontro si è svolto al termine di una visita pastorale articolata tra momenti spirituali e riflessioni ecumeniche, incentrata sull’anniversario dei 10 anni dell’Enciclica Laudato si’ e sul 1700° anniversario del Concilio di Nicea. Un’occasione significativa che ha visto il territorio farsi luogo di dialogo, fede e impegno comune per la cura del creato.

La Tenuta Re Ferdinando, sotto la guida di Errico Falocco e del suo staff, si conferma una realtà consolidata e di riferimento per il territorio, simbolo di come la qualità dell’accoglienza possa diventare motore di sviluppo. La sua attività è un esempio concreto di come si possano creare occasioni per promuovere i Colli Tifatini, un’area di straordinaria ricchezza storica, naturalistica e artistica, ancora in parte inesplorata e pronta ad essere valorizzata.

Eventi come questo, insieme all’altissima adesione registrata alla sedicesima Passeggiata sul Tifata del 4 Maggio, organizzata da Storia Locale San Prisco, dimostrano che il rilancio del territorio è possibile, a patto che si continui a investire su cultura, turismo sostenibile e valorizzazione dei luoghi.

Ma c’è un valore in più: queste attività possono contribuire a rilanciare anche il settore lavorativo, offrendo opportunità concrete a tanti giovani e professionisti che, negli ultimi anni, hanno maturato una formazione di alto profilo nei settori della ristorazione e dell’accoglienza.

È questo l’investimento più lungimirante: creare le condizioni affinché chi ha competenze e passione possa restare, lavorare e crescere proprio qui, nella terra che ama.