“Da piccolo ne facevo di “giri” … in località Baraccone”
Lo “straulo”, o “straul”, o “traula” in caiatino, era un carretto privo di ruote oggi in disuso, trainato di solito da buoi, utilizzato nelle campagne del Caiatino e dell’alto casertano, frutto dell’ingegno degli agricoltori locali. La mancanza delle ruote era un rimedio per i terreni argillosi che, soprattutto in caso di pioggia, erano proibitivi per i classici carri agricoli, poiché l’utilizzo delle ruote era reso impossibile dal terreno fangoso che le bloccava; per tale ragione si utilizzava la tecnica dei pattini di legno con due travi che scivolavano sull’argilla come se fosse neve. Lo straulo, usato fin dall’antichità, solitamente era impiegato per il trasporto dei fasci di fieno e altri attrezzi agricoli, dall’entroterra casertano si diffuse rapidamente in tutta la Campania, in particolare a Napoli e dintorni (“…non essendovi podere che non l’usi…” come riferisce uno scritto del 1885). Esisteva anche una versione dotata di piccole ruote in legno, usata prevalentemente nelle vicinanze di Napoli,
utilizzata per trasportare i fasci di canapa dalla macerazione alle immediate vicinanze, dove la canapa veniva lasciata al sole per l’essiccazione, il carretto era particolarmente basso per agevolare la sistemazione dei fasci intrisi d’acqua. In altre località campane, come Grazzanise, indicava una slitta gigante utilizzata per trasportare fieno, persone, animali e sementi, che scorreva sul fango e sull’erba trascinata da qualche animale da tiro, in uso fino ai primi anni del 900’.
Si ringrazia il sign. Raffaele MASTROIANNI per la segnalazione e la gentile collaborazione
Bell’articolo, ben scritto che denota una grande curiosità e passione per i temi trattati, inoltre fa sempre piacere andare dietro nel tempo con la mente. Purtroppo lo straulo che avevamo in famiglia si è usurato col tempo
Complimenti!Pezzo ben scritto che denota curiosità e passione, chissà se esistono ancora questi carretti
Anche nella zona Aversana si usavano gli strappi ovvero in Sanciprianese “ streul’. “ ma veniva tirato per lo più da cavalli. Le nostre belle campagne erano pianeggianti e non tanto faticose, da essere tirate dai ho i. Erano slitte con due travi portanti laterali con diverse tavole atte a trasporto difascine, casse di frutta raccolte (mele, pesche,pere etc). L’appoggio suoi terreno avveniva sui punti estremi delle travi infatti era arrotondato e levigato Antonio Cristiano da San Cipriano di Aversa della provincia di Caserta della regione Campania