Nel bosco di San Vito, alle pendici del monte Tifata sul versante di Sant’Angelo in Formis, c’è un tripudio di verde e una ricca fauna
Il Bosco di San Vito è uno dei luoghi cui gli abitanti di San’Angelo in Formis, frazione di Capua e ideale collegamento fra il basso e l’alto casertano, sono più legati. A pochi passi dalla Basilica benedettina, che a breve dovrebbe avere il prestigioso riconoscimento dell’Unesco come “Patrimonio mondiale dell’umanità“, il bosco è uno dei primi polmoni verdi a ridosso della conubarzione casertana.
Da circa un anno un gruppo di volontari, con a capo Giovanni Nocera e Nicola Conetta, si sta adoperando per effettuare un’opera di manutenzione ordinaria grazie all’autotassazione e agli occasionali proventi (su base volontaria) derivanti da sporadiche visite guidate. La dedizione e la cura che i volontari hanno profuso per far conoscere il Bosco di San Vito, e in particolare il percorso definito Il Sentiero del Re (così chiamato perché il posto era una delle mete privilegiate per le battute di caccia dalla dinastia Borbone) è stata premiata ultimamente da vari riconoscimenti alla qualità del percorso naturalistico, in particolare sotto il profilo della ricchezza ambientale e faunistica e degli angoli che offrono panorami davvero suggestivi.
Di seguito il post Facebook che ha celebrato la recente escursione sul Sentiero del Re con i volontari del WWF
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