In questo post di qualche anno fa su uno spunto di Carmen Nacca Paolino 👇
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Abbiamo provato a ricostruire, con l’aiuto dei membri del gruppo, tutte le attività che un tempo si trovavano lungo questa importante arteria cittadina (quasi in continuità e a completamento del post/articolo delle puteche

Quasi per gioco, a dicembre 2019 siamo riusciti a risalire alla storia delle attività di via Michele Monaco. Andando indietro nel tempo, qualcuno ricorderà senz’altro quando questa strada somigliava a un piccolo presepe vivente, animato da arti e mestieri. Si trovavano in sequenza: il negozio del fotografo, il calzolaio, un negozio di frutta e verdura, un emporio che vendeva un po’ di tutto, la lavanderia (attiva fino agli anni ‘83/’84), il barbiere Luigino, il tabacchi del nonno di Mario e il negozio di biciclette di Zì Tatonno e Micalone.

Aggiunte dai membri del gruppo Facebook “Sei di San Prisco se”

Ciro Monaco:

  • “Pietro ‘u parrucchier”
  • La salumeria “a putec ra mmanella”
  • La sala giochi “cuppulone”
  • La bottega “a Pascalin ‘e dollar”
  • La calzoleria “a scarparella”
  • La macelleria “ru chiacchiarone”

Attilio Imparato:

  • Una macelleria
  • Un laboratorio di riparazione TV
  • Una polleria
  • Un negozio di olio e olive
  • Due negozi di alimentari
  • Un altro riparatore di biciclette (Don Peppino)
  • La sede di tre partiti politici
  • Un sarto

Giuseppe Iannotta:

  • Circa 50 anni fa c’era il circolo C.S.I. San Prisco, quasi di fronte al bar Curatolo.

Pino De Vico:

  • La Polisportiva. Mio padre portava quasi tutta la squadra alle trasferte con la sua giardinetta familiare.
  • Un negozio di caramelle, frutta secca, legumi e farina. Ricordo ancora le barchette di liquirizia e le carrube (“sciuscell”) prese dai sacchi della crusca per cavalli.
  • Il barbiere Peppino, vicino al palazzo della famiglia di Paolino Giuseppe.
  • Una cantina di Zì Michel ‘u Cupllar, dove ora c’è il bar Tropical.

Antonio Pezzella:

  • L’ufficio di collocamento
  • La merceria “Anna”
  • L’ufficio postale
  • Barbiere Fiorenzo
  • Circolo politico della Democrazia Cristiana
  • Circolo politico MSI
  • La sede della Banda Musicale di San Prisco
  • Ferramenta Imparato e Curatolo
  • Salumerie e tabacchi vari

Raffaele Monaco:

  • Il negozio di frutta e verdura di Brasilina.

Argangelo Pennacchio:

  • La trattoria di Giovanni Curatolo.
  • Il tabacchi di Pasquale Sbordone, dove ora si trova la piazzetta dell’Orologio.

Katia Aiossa:

  • La salumeria dei miei nonni Edvige e Simmaco.

Angela Sorbo:

  • Margherita ‘e Dollar (scomparsa recentemente a oltre 90 anni).
  • La lavanderia di mia zia Enza, di fronte alla merceria di una Casertano.

Andrea Casertano:

  • Turill ‘u Chianchiere.
  • Brasilina, di fronte al Comune.
  • Ngiulinella ‘a Baccalaiola, vicino a Piazza Santa Rosalia.
  • Zì Maria, che vendeva fiaschette in terracotta.

Mario Simeone:

  • L’assicurazione Generali di Stellato.
  • Un negozio di abbigliamento “Staccaress” sotto l’orologio.

Prisco Pasquariello:

  • L’arrotino Zì Tatonno.
  • Un parrucchiere, Pietro.
  • All’interno di via Municipio c’era anche un falegname e “u’ mut”.

Domenico Ercolano:

  • Tatonn ‘u Scarpar.
  • La bottega di Ninnella ‘e Zoccol.

Carmen Nacca Paolino:

  • L’emporio di Lina Casertano.
  • I fiorai Filippo e Vincenza Foniciello, i primi a tramandare la loro arte ai figli Agostino e Gerardo.

Domenico Iannotta:

  • La polleria di Don Nicola.
  • Il circolo G.S. Tifata.

Antonio Del Bene:

  • La salumeria di Zio Carlino Di Rienzo, sotto “u palazz’ e Buccard'”.

Domenico Palmiero:

  • Nel palazzo di Zì Stefano Avenia, il nonno di Stefano Paolino, c’era la bottega di sarto di mio padre, Giuseppe (Peppe ‘o Serio).
Nella foto Zì Pascal ‘e Bavigliotto in una via Michele Monaco d’annata. Contributo Mario Simeone