La mostra “Immaginando città” prolungata fino a Gennaio offre l’occasione di apprezzare due opere che, per varie ragioni, lasceranno il Museo a breve
Trittolemo
Trittolemo, figlio della dea Cerere, è la divinità che dispensa il sapere dell’agricoltura, dono trasmesso dalla dea Demetra, colui che insegnò, secondo la leggenda, agli abitanti della Campania Felix la coltura del grano oltre che a piantare e mietere i raccolti. Dono propizio per la Campania Felix degli antichi perché questa terra sarà feconda per i secoli a venire. A dispetto della sua importanza nel mondo antico, celebrata da poeti e scrittori, esistono pochissime raffigurazioni di questo Dio, ragion per cui è di estrema importanza la scoperta fatta un paio di anni fa in un cantiere di Santa Maria Capua Vetere (l’antica Capua) della statua che raffigura tale divinità, la più venerata nell’Altera Roma. Il Dio Trittolemo è forgiato in un pregiato blocco di marmo, detto pentelico, che per i greci era idoneo a riprodurre la dolcezza dell’anima. La statua è in bella mostra in una sala multimediale del museo, che grazie ad un suggestivo gioco di luci e immagini risalta la bellezza e la perfezione di questa scultura, sul tema della caratteristica principale del Dio: la fertilità.
La statua di Trittolemo, a quanto sembra, andrà a seguito dell’Expo 2015 subito dopo la fine della mostra
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