Questa immagine a colori รจ un’eccezione rara, arrivata via WhatsApp e a sua volta estrapolata da un’asta. Il disegno, infatti, fa parte di un gruppo di disegni noti solo nelle versioni non a colori, custodite presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Il disegno, realizzato nel 1789 da ๐‚๐š๐ซ๐ฅ๐จ ๐‹๐š๐›๐ซ๐ฎ๐ณ๐ณ๐ข, ๐ซ๐ข๐ญ๐ซ๐š๐ž ๐ข๐ฅ ๐‚๐š๐ญ๐š๐›๐ฎ๐ฅ๐ฎ๐ฆ, un antico battistero romano situato nei pressi dell’attuale Villa Comunale di Santa Maria Capua Vetere (antica Capua).

Il Catabulum, edificato nel 315 d.C. dopo l’Editto di Costantino, รจ uno dei primi edifici di culto cristiano della cittร . Oggi insiste soprattutto in proprietร  private del tutto inaccessibili, rendendo impossibile una sua fruizione pubblica.

Sul panorama alle spalle del monumento si staglia il Monte #Tifata, il cui impatto visivo รจ esaltato dal disegno stesso. L’opera, infatti, ritrae una vegetazione che si estende senza soluzione di continuitร  fino alla montagna, con del tutto assente presenza di costruzioni. Questo dettaglio accentua ulteriormente la percezione del Tifata come elemento dominante del paesaggio, rafforzando la sua valenza simbolica e spirituale. Questa posizione elevata e imponente lo rendeva probabilmente un luogo facilmente associabile a una divinitร , essendo, tra lโ€™altro all’epoca, unโ€™area privilegiata per la costruzione di ville romane. La presenza di queste residenze di lusso era favorita anche dalla vicinanza di sorgenti termali, oggi completamente scomparse.