𝐄𝐫𝐨𝐬 𝐑𝐚𝐦𝐚𝐳𝐳𝐨𝐭𝐭𝐢 𝐞 “𝐃𝐨𝐥𝐜𝐞 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐚𝐫𝐚”: 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐠𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐂𝐚𝐬𝐞𝐫𝐭𝐚

Correva l’anno 1990. Caserta viveva un periodo carico di contraddizioni: da un lato c’era ancora il sogno, mai del tutto realizzato, di diventare la “Brianza del Sud”, dall’altro si stavano già intravedendo i segnali di una deriva dolorosa che avrebbe portato la provincia a essere conosciuta, anni dopo, con il marchio infamante di “Terra dei Fuochi”. Eppure, proprio in quel tempo incerto, la città assaporava anche successi sportivi e culturali irripetibili, che avrebbero lasciato un ricordo vivido nella memoria collettiva.

In questo contesto, Eros Ramazzotti, artista che da decenni domina le classifiche musicali italiane e internazionali, tuttora una delle star più amate anche dalle nuove generazioni,
in procinto di ultimare il suo celebre album “In ogni senso”, dedicò un brano a una giovane fan casertana, Barbara, scomparsa prematuramente a causa di una grave malattia. Il brano porta il suo nome: “Dolce Barbara”.

Si tratta di una ballata delicata e struggente, melodicamente curata, attraversata da un’eleganza semplice ma intensa. Secondo alcune fonti – mai ufficialmente confermate – Eros sarebbe riuscito a incontrare Barbara grazie all’intermediazione della madre della ragazza. Non sappiamo se questo sia realmente accaduto, ma ci piace credere che, in qualche modo, quell’incontro d’anime sia avvenuto. Ci piace pensare, soprattutto, che, da un’altra dimensione, Barbara abbia potuto ascoltare quella canzone scritta per lei, e che ne abbia sorriso.

Con “Dolce Barbara”, Eros consegna alla memoria collettiva una figura luminosa: quella di una ragazza di Caserta che “andava matta” per le sue canzoni. Una ragazza che, grazie alla musica, continuerà a vivere per sempre giovane nei cuori di chi ascolta

PS Barbara anni dopo ebbe un fratellino, si chiama Eros

𝐓𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 “𝐃𝐨𝐥𝐜𝐞 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐚𝐫𝐚” – 𝐄𝐫𝐨𝐬 𝐑𝐚𝐦𝐚𝐳𝐳𝐨𝐭𝐭𝐢

𝑆𝑢𝑙 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑠𝑐ℎ𝑖𝑒
𝑆𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜𝑠𝑖 𝑙𝑒 𝑚𝑖𝑒 𝑚𝑎𝑙𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑖𝑒
𝑆𝑡𝑎𝑠𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑜𝑙𝑐𝑒 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑖𝑜 𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎 𝑡𝑒
𝐴 𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑚𝑒

𝑆𝑢𝑙 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑓𝑜𝑠𝑐ℎ𝑖𝑒
𝐿𝑜 𝑠𝑎𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑓𝑎𝑐𝑖𝑙𝑒 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒
𝑇𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑑𝑜𝑙𝑜𝑟𝑒
𝐿𝑜 𝑠𝑎𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑖 𝑠𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒 𝑚𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́
𝐸̀ 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑎 𝑡𝑒
𝐶ℎ𝑒 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎 𝑟𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎 𝑒 𝑣𝑢𝑜𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜 𝑟𝑖𝑒𝑚𝑝𝑖𝑟𝑒
𝑆𝑢𝑙 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑔𝑟𝑖𝑑𝑎𝑛𝑜 𝑓𝑜𝑠𝑐ℎ𝑖𝑒

𝐶𝑜𝑠𝑖̀ 𝑡𝑖 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎𝑟𝑒
𝐶𝑜𝑠𝑖̀ 𝑡𝑢 𝑣𝑖𝑣𝑖 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑚𝑒
𝐶𝑜𝑠𝑖̀ 𝑚𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒
𝐶ℎ𝑒 𝑡𝑢 𝑐𝑖 𝑠𝑒𝑖, 𝑠𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑖
𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑐𝑖 𝑠𝑒𝑖
𝑆𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒, 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖̀
𝐼 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑑𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑖̀
𝐼 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑑𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜

𝐿𝑜 𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎𝑖 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑖 𝑚𝑒
𝑀𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑑𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑜 𝑡𝑒
𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑒𝑖 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑟𝑒 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑒 𝑚𝑖𝑒
𝑆𝑢𝑙 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑜𝑠𝑐ℎ𝑖𝑒

La storia di “Dolce Barbara” ci ricorda che la musica non è soltanto intrattenimento: è anche memoria, testimonianza, empatia. È un mezzo potente per attraversare il tempo, per rendere immortale un gesto d’amore. In un mondo che spesso dimentica in fretta, Eros Ramazzotti ha scelto di ricordare. E ha donato a Barbara, che resterà per sempre giovane, una piccola eternità in musica