𝐈𝐥 𝐓𝐨𝐫𝐨 𝐅𝐚𝐫𝐧𝐞𝐬𝐞 è un’imponente scultura ellenistica (circa 160-150 a.C.), conservata al 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐨 𝐀𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢. Probabilmente una copia romana severiana (190-210 d.C.) di un originale greco, rappresenta il supplizio di Dirce, punita dai fratelli Anfione e Zeto legandola a un toro selvaggio. Rinvenuto nelle Terme di Caracalla a Roma, il gruppo scultoreo entrò nella Collezione Farnese prima di essere trasferito a Napoli. Celebre per il dinamismo e il realismo della composizione, il gruppo scultoreo narra la punizione della ninfa Dirce, colpevole di aver maltrattato Antiope, la madre di Anfione e Zeto. I due fratelli la legano a un toro selvaggio affinché venga trascinata e uccisa.
L’opera è un capolavoro del realismo ellenistico, con dettagli dinamici e un forte senso del movimento.