๐ท๐ข๐ ๐๐ข๐๐ก๐ข๐๐, ๐๐ข๐ ๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐, ๐๐ข๐ ๐๐๐๐โ๐ ๐โ๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ก๐๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐.
๐ท๐ ๐ข๐๐ ๐๐๐๐ก๐ ๐โ๐๐๐ก๐๐๐ ๐
๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐ ๐ ๐ข๐ ๐๐๐ก๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐ ๐๐๐ ๐ข๐๐๐ก๐; ๐๐๐๐โ๐๐๐ก๐๐ ๐๐ ๐๐ข๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐ถ๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐ ๐ข๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐ก๐ ๐ ๐โ๐๐๐ก๐ก๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐. ๐ธ๐๐๐ข๐๐, โ๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐ข๐๐ ๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐ขฬ ๐๐ ๐๐ข๐๐๐ก๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐ ๐.
“Carpe Diem“, il celebre invito del poeta Orazio a cogliere lโattimo, a non rimandare, a vivere intensamente il presente, รจ una perla di saggezza che ha attraversato i millenni.
“Ogni lassata รจ persa“, risposta partenopea altrettanto potente, ci dice con semplicitร e immediatezza che ogni occasione che lasci andare รจ persa per sempre.
Non รจ solo un detto: รจ un modo di stare al mondo, un richiamo alla prontezza, alla passione, alla vita vissuta con pienezza. Due mondi, uno colto e filosofico, lโaltro popolare e viscerale.
Eppure entrambi ci dicono la stessa cosa:non aspettare, non rimandare, non vivere a metร .
Il tempo non aspetta, la felicitร non bussa due volte
E allora, che sia con la voce di un filosofo o con quella di un nonno sotto il sole di un vicolo di un qualsiasi centro campano, il messaggio resta immutato:
la vita รจ adesso. E ogni attimo perso non torna indietro. Una veritร universale e incontrovertibile espressa in due linguaggi, cosรฌ lontani in apparenza ma cosรฌ vicini nella sostanza