22 ๐ฃ๐๐ก๐ ๐ ๐๐๐ง๐ง๐๐ก๐ ๐๐๐๐โ๐๐๐๐, ๐ก๐๐ ๐๐ข๐ ๐๐๐๐๐, ๐ข๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐ ๐ข๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐.
Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 1943, nel pieno della ritirata tedesca lungo la linea del Volturno, un reparto della 3ยช Panzergrenadier-Division fece irruzione in una masseria di campagna, in localitร Monte Carmignano, sospettando che da lรฌ partissero segnali agli Alleati.
Il contingente tedesco, guidato dal sottotenente Wolfgang Lehnigk-Emden ritenne di vedere dei โsegnali luminosiโ provenienti da una masseria vicina, che interpretรฒ come collegamenti con le forze alleate o partigiane. Lehnigk-Emden e alcuni suoi uomini si recarono nella masseria e scoprirono che vi si erano rifugiati civili (contadini e famiglie) provenienti da almeno quattro nuclei familiari, in fuga dai bombardamenti e dalla guerra.
Fu ordinata lโesecuzione immediata dei โcapifamigliaโ (quattro uomini). Le donne che tentarono di opporsi vennero anche loro fucilate.
Successivamente, Lehnigk-Emden con due sergenti, Kurt Schuster (e un altro sergente, Hans Gnass, secondo alcune ricostruzioni), tornรฒ nella masseria e, usando bombe a mano, colpi dโarma da fuoco e baionette, uccisero anche gli altri civili presenti, inclusi donne, bambini e ragazzi che cercarono di fuggire.
Senza alcuna prova, i soldati trucidarono in totale 4 uomini, 7 donne e 11 bambini, cancellando in pochi minuti un intero piccolo mondo contadino.
Per anni, quellโeccidio rimase sepolto nel silenzio, fino a quando la memoria civile e il lavoro di ricerca restituirono veritร e dignitร alle vittime.
Fondamentale in questo percorso fu lโopera โLa strage di Caiazzo โ 13 ottobre 1943โ di Paolo Albano e Antimo Della Valle, che contribuรฌ a far luce sui fatti e sui responsabili.
Nelle immagini:
La masseria di Monte Carmignano, luogo del massacro.
La copertina del libro che ne racconta la storia giudiziaria e umana.
Alcune delle vittime, immortalate in un raro scatto dโepoca.
Fonte fotografica: ๐๐ฌ๐ฌ๐จ๐๐ข๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐๐ญ๐ญ๐๐ ๐ฅ๐ข๐ ๐๐ข ๐๐๐ฌ๐ฌ๐ข๐ง๐จ โ ๐๐๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ญ๐ฎ๐๐ข ๐ ๐๐ข๐๐๐ซ๐๐ก๐
Ricordare non รจ soltanto un gesto di memoria, ma un atto di giustizia verso chi non ebbe voce.


