“Giovanni Izzo restituisce l’architettura estrema della città contemporanea, il suo punto di non ritorno. E Castel Volturno ne è luogo di sintesi, lì dove si concentra tutta la complessità contraddittoria di questo tempo, l’accumulazione materica, l’esasperante stratificazione, l’anarchia dell’uso, il soffocamento del suolo e la sua ribellione all’uomo” ( Raffaele Cutillo )
Il 15 marzo 2014, alle 18.30, si inaugurerà, presso l’ Arterrima Contemporary House Gallery sita in Corso Trieste 167 a Caserta, la mostra “Four rooms: a sud del mondo” del fotografo Giovanni Izzo curata da Matteo De Simone, psicoanalista ordinario e responsabile culturale dell’Associazione Italiana di Psicoanalisi (A.I.Psi.).La mostra vuole essere un omaggio a Giovanni Izzo il fotografo più attento all’insediamento della comunità africana nell’entroterra campano, una vera e propria enclave che quasi mai è stata trattata dai media italiani senza cadere nel pregiudizio e nella retorica. La mostra si articola su quattro soggetti, uno per ogni stanza, ognuna con un presentatore diverso: “Architettura”a cura di Raffaele Cutillo architetto, “Domitiana finis terrae” del filosofo Lucio Saviani, “ Matres” di Matteo De Simone psicoanalista e “Affetti” dalla traduttrice Anouck Vecchietti Massacci. Izzo ritrae la quotidianità del popolo africano che in un contesto già difficile cerca un nuovo inizio , le sue foto diventano uno strumento “...non pura documentazione ma narrazione che diventa empatia e impegno sociale. Un fotografo dunque che non si nasconde dietro la sua macchina ma anzi la usa come strumento di dialogo e di introspezione, con il rispetto e l’umiltà necessaria e fondante per incontrare e lasciarsi incontrare, nel rispetto delle differenze alla ricerca delle similarità, di una possibilità di uno scambio”.