Due capolavori pittorici ci restituiscono lโ€™emozione di un tempo in cui lโ€™acqua non era solo risorsa, ma simbolo di civiltร , ingegno e regalitร .

Nel 1798, ๐‚๐š๐ซ๐ฅ ๐‹๐ฎ๐๐ฐ๐ข๐  ๐‡๐š๐œ๐ค๐ž๐ซ๐ญ ๐๐ข๐ฉ๐ข๐ง๐ ๐ž ๐ฅโ€™๐€๐œ๐ช๐ฎ๐ž๐๐จ๐ญ๐ญ๐จ ๐‚๐š๐ซ๐จ๐ฅ๐ข๐ง๐จ, mirabile opera dโ€™ingegneria voluta da Carlo di Borbone per alimentare la Reggia e il suo parco. Un monumento che attraversa la valle come un ponte tra natura e progresso.

Nel 1762, ๐€๐ง๐ญ๐จ๐ง๐ข๐จ ๐‰๐จ๐ฅ๐ข ๐ข๐ฆ๐ฆ๐จ๐ซ๐ญ๐š๐ฅ๐š ๐ฅโ€™๐ข๐ง๐š๐ฎ๐ ๐ฎ๐ซ๐š๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐‚๐š๐ฌ๐œ๐š๐ญ๐š ๐๐ž๐ฅ ๐๐š๐ซ๐œ๐จ ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐‘๐ž๐ ๐ ๐ข๐š ๐๐ข ๐‚๐š๐ฌ๐ž๐ซ๐ญ๐š:

nobili, soldati e curiosi assistono allโ€™incanto delle acque che scorrono lungo il viale reale, alimentate proprio da quellโ€™acquedotto.

Due scene, due epoche vicine, un solo sogno: trasformare Caserta in un centro di arte, natura e potere, degno delle piรน grandi corti dโ€™Europa.

E oggi, noi possiamo ancora camminare dentro quel sogno.