L’abbazia di Casamari è un monastero cistercense situato in provincia di Frosinone, nel territorio di Veroli, non distante dal confine con la provincia di Caserta. Da tempo rappresenta una meta privilegiata per il turismo culturale e religioso dell’area, ed è possibile trovare sul web un’ampia documentazione per approfondire la sua storia e il suo patrimonio.
Oggi, però, vogliamo soffermarci su un personaggio storico profondamente legato a questa abbazia: 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐈𝐈 𝐝𝐢 𝐒𝐯𝐞𝐯𝐢𝐚, 𝐥𝐨 𝐒𝐭𝐮𝐩𝐨𝐫 𝐌𝐮𝐧𝐝𝐢. Sovrano illuminato, uomo di straordinaria cultura e precursore come pochi nella storia, Federico II ebbe un rapporto speciale con Casamari. Il monastero, infatti, fu uno dei luoghi della sua infanzia: 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑠𝑡𝑜 𝑜𝑟𝑓𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑡𝑡𝑟𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑖𝑙 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑒 𝐹𝑒𝑑𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑜̀ 𝑞𝑢𝑖 𝑢𝑛 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑢𝑖𝑑𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑜𝑛𝑎𝑐𝑖.
Nonostante le tre scomuniche papali ricevute nel corso della sua vita, spesso attribuite alla sua presunta vicinanza a pratiche considerate esoteriche, il legame tra Federico II e l’abbazia non venne mai meno. A testimonianza di questo rapporto, il sovrano fece scolpire nella bifora del chiostro un messaggio simbolico, non immediatamente evidente. Nei capitelli della bifora sono raffigurati tre volti: quello dell’imperatore, affiancato da due figure fondamentali per la sua formazione, 𝐥’𝐚𝐛𝐚𝐭𝐞 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐫 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐕𝐢𝐠𝐧𝐞.
Non è tutto: sul lato destro del muro, più in alto, si intravede un volto femminile, visibile solo da una certa angolazione. Secondo i conoscitori del luogo, si tratterebbe di 𝐂𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝’𝐀𝐥𝐭𝐚𝐯𝐢𝐥𝐥𝐚, madre dell’imperatore. Una presenza scolpita nella pietra come a voler fissare nel tempo un legame che la sorte spezzò troppo presto.


